Un avvenimento di una gravità inaudita si verifica in una zona elegante della civilissima Londra. La vicenda è talmente vergognosa che potrebbe pure far ridere i polli. In realtà il protagonista del fatto odierno è un animale ma non un pollo bensì un volgare topo di fogna. Il topastro violenta le natiche di una signora benestante la quale seduta sul vater sente improvvisamente un pizzicotto. La donna si alza di scatto e vede il topo lì nel vater che sguazza nel liquame. Si spaventa e mette in funzione lo sciacquone, dopodiché si accorge che qualcosa non funziona, prende uno specchio e di guarda il sedere. Sulla natica destra nota una zona già parecchio arrossata, quasi viola. La donna è in casa da sola e cerca di medicarsi alla bell’e meglio spalmando sul sedere pomate e pomatine che tiene con accuratezza nella sua cassetta del pronto soccorso domestico. Comincia poi un bruciore insopportabile e la donna assume antibiotici che conserva nella dispensa, beninteso… antibiotici a caso! Sviene. La ritrova il marito che rincasa dopo circa due ore dall’accaduto. Ebbene, la donna sta tirando l’ultimo respiro e muore dinanzi al marito incredulo. Il topo che abita nelle cloache londinesi riesce a penetrare nelle abitazioni lussuose della capitale e addirittura riesce a uccidere una persona. Eventi di questo genere non succedono neppure nella peggiore baraccopoli ma Londra è maestra di civiltà. È talmente civile che permette ai topi di fogna d’invadere gli spazii riservati alla vita umana. Panteismo? No, panteismo folle!