Due uomini di Testudo Arietata disarmano un criminale nigeriano che nei dintorni della stazione di Milano Centrale vagabonda impugnando un coltello sguainato. Il miserevole clandestino è sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e puzza tanto di fumo quanto di alcol. Dal suo comportamento si capiscono peraltro i suoi gravi problemi mentali. La stazione milanese è ormai la patria perfetta per drogati, alcolizzati e delinquenti di ogni sòrta che tutti i giorni ostentano la loro arroganza violenta atta a sopraffare gli utenti della stazione ferroviaria o coloro che si muovono nelle vicinanze della medesima. Testudo Arietata anche in quest’occasione evita che si verifichi il peggio neutralizzando il miserabile africano.