Nella civile – secondo i canoni modernisti – Norvegia e più segnatamente a Oslo Testudo Arietata registra un caso d’infibulazione. Ebbene sì, la barbarie in auge in taluni Paesi africani e in altre regioni del mondo s’insinua nella cosiddetta civiltà europea e prospera. Gli Stati nordici tanto osannati dalla propaganda di regime retrocedono a un livello di vita ancestrale con tutti pericoli del caso. Nei detti Paesi è già allarme ma tanto la politica quanto gl’individui che negli stessi Stati vivono ignorano volutamente il baratro nel quale sono caduti. Come si può essere così ciechi? No, non è questione di cecità, tutt’altro. La condizione, che possiamo definire senza pericolo di smentita, di miserabile bestialità fa comodo alle bestie che sguazzano nel liquame della povertà d’animo. In Scandinavia i ritmi tribali scandiscono il tempo e le membrane dei tamburi invitano coloro che elogiano la follia a balli forsennati aventi un sapore pentecostale. Un nuovo paganesimo – evidentemente di rango di gran lunga più basso di quello romano che invece aveva una sua serietà e un suo decoro – si afferma a causa dell’arroganza positivistica tipica del giacobin-illuminismo il quale a tutti i costi desidera bestie immonde anziché persone dotate di raziocinio. In questo clima caratterizzato da blasfemie di ogni sòrta la barbarie dell’infibulazione diviene costume. È bene segnalare inoltre che in pressoché tutti i Paesi dell’Europa del nord è in auge financo l’incesto, altra forma di barbarie sotto un certo punto di vista peggiore della già condannabile infibulazione. Nell’Europa settentrionale comanda dunque la barbarie più violenta o se vogliamo il peggior degrado bestiale che possa colpire un essere umano.