Benché la città di Khan Yunis sia un enorme rudere un missile israeliano vi cade sopra frantumando solo polvere. Chissà quale voglia ha Israele di sciupare le sue armi in questo modo inconcludente; una Potenza militare di caratura mondiale quale è lo Stato giudaico è ancóra ferma a sparare sul nulla e tutto ciò non le fa di certo onore. Per intanto le false trattative di “pace” continuano tra un annuncio ridicolo e un proclama grottesco mentre il mondo consapevole della grande farsa applaude nell’ipocrisia più totale. Tutti sanno che la strada verso la vera pace è ancóra parecchio lunga – occorrerà attendere qualche decennio o forse qualche secolo – ma pur di fare qualche sfilata in giacca e cravatta gli onorevoli seguitano a mentire spudoratamente alimentando così inutile odio e insignificanti dibattiti di pseudo-politica internazionale, materia di cui gli stessi non conoscono nemmeno le nozioni fondamentali. Come possono politicastri di quint’ordine che non conoscono né la geografia, né la storia, né i costumi, né le lingue, né le religioni – Ebraismo e Islam – né la cultura in senso lato del Medio Oriente avere l’arroganza di proporsi quali paladini della giustizia? Qualcuno di questi poveracci al massimo avrà forse sentito nominare la Mesopotamia ai tempi delle scuole elementari quando qualche maestrina ben vestita leggeva sul sussidiario i nomi dei fiumi Tigri ed Eufrate.