Il Canada spinge all’estremo la ricerca nel campo dell’eugenetica. L’obbrobrio disonorevole è già una realtà concreta ma i dottori della morte canadesi si spingono oltre, talmente oltre che stanno tentando di sperimentare mostruosità che potrebbero mettere in pericolo l’esistenza stessa dell’uomo. Nei laboratorii della distruzione si sta cioè cercando di “costruire” una creatura artificiale davvero immonda che contenga in sé il patrimonio genetico non soltanto dell’uomo ma anche di varii animali. Si sta tentando di creare embrioni frutto della mescolanza di gameti maschili e femminili di esseri umani e animali. Se l’infamia dovesse concretizzarsi l’uomo lentamente sparirebbe dalla Terra e sarebbe sostituito da un essere sterile buono a nulla. L’uomo e la donna verrebbero spazzati via definitivamente, il concetto di sessualità verrebbe annientato, i rapporti sessuali cesserebbero di esistere e l’uomo antropologicamente inteso muterebbe in un corpo senza spirito. La nuova creatura equiparabile a tutti gli effetti a un corpo inanimato – o se vogliamo privo di vita rettamente intesa – non sarebbe né uomo né bestia, sarebbe qualcosa di ancor peggiore e ancor più scandaloso. Gli Stati a trazione protestante stanno marciando in questa direzione e vista la forza iconoclastica dell’eterodossia inquineranno – se non vi sarà una reazione – tutti gli altri Paesi. È sufficiente studiare i dettami della dottrina protestante per capirne la malvagità, per capire l’elogio dello sterminio che la stessa predica con assoluta disinvoltura.