Un cadavere non identificato fa capolino tra le macerie di Gaza. Vi sono serie possibilità che sia un agente dei servizii segreti o statunitensi o britannici o tedeschi anche se la faccenda è ancóra tutta da acclarare. Le agenzie di spionaggio non hanno smesso di presenziare nella Striscia di Gaza e l’andirivieni di agenti segreti da e per la Palestina è piuttosto frenetico. La questione israeliano-palestinese non è affatto risolta benché le centrali dell’informazione di regime voglia fare credere il contrario. L’odio che serpeggia nella regione mediorientale è oltremodo vivo e qualche razzo talvolta cade in una zona o nell’altra della Striscia. Certamente il conflitto ha assunto proporzioni minori rispetto a quelle di qualche settimana or sono ciononostante lo stato di guerra persiste; non si può affermare che sul campo di battaglia sia tornata la pace, non si può affermarlo nemmeno lontanamente. Anzi, secondo Testudo Arietata l’eventuale pace che forse in futuro potrà essere siglata non durerà a lungo in quanto l’apparato politico-militare euro-statunitense che sta operando in tal senso ha altri obbiettivi che esulano da una pace rettamente intesa. Dal dopoguerra in Terra Santa vi sono state solo ed esclusivamente tensioni con momenti di conflitto e pause di pace, con momenti di battaglie anche aspre e tregue improbabili, infatti dopo decenni di catastrofi e disastri la situazione della Palestina e Israele non è per nulla mutata. L’odio è quello degli anni Quaranta, il caos è quello degli anni Quaranta, l’instabilità è quella degli anni Quaranta, è tutto come negli anni Quaranta; la Comunità Internazionale ha operato scientemente perché nulla cambiasse e nulla è cambiato. Malgrado qualche sparatoria e qualche omicidio nulla è cambiato. La Comunità Internazionale sta tenendo nel Medio Oriente uno stallo strategico.